Issue #19 – Winter 2014
Partendo da considerazioni sul rapporto tra la corporeità degli oggetti, la pratica artistica e un possibile linguaggio che connetta questi due universi – sempre più distanti l’uno dall’altro, agli occhi dell’artista –, Judith Hopf sceglie lo spazio della scrittura offerto da Peep- Hole Sheet per condividere una perplessità radicale. Prendendo spunto da un testo scritto da Hugo von Hofmannsthal nel 1902 noto come “La Lettera di Lord Chandos”, Hopf modula il “silenzio assordante” che la crisi di Chandos ha innescato in lei. L’artista si rivolge al lettore per esprimere il suo scetticismo, ma anche per avanzare l’ipotesi di un linguaggio nascosto che possa risolvere l’impasse prodotta da una diffusa mancanza di attenzione verso la sperimentazione artistica.
Judith Hopf (Gräbschen Germania, 1969), vive e lavora a Berlino.
Peep-Hole Sheet è un trimestrale di scritti d’artista. Ogni numero è dedicato a un singolo artista invitato a contribuire con un testo inedito i cui contenuti e il cui formato sono completamente liberi. I testi sono pubblicati in lingua originale, accompagnati dalla traduzione inglese. Peep-Hole Sheet si rivolge a tutti coloro che considerano gli artisti catalizzatori di idee e desiderano leggere le loro parole senza alcun filtro. Nel corso del tempo aspira a costruire un’antologia di scritti che possa aprire nuove prospettive per interpretare e comprendere i nostri tempi. Peep-Hole Sheet è pubblicato e distribuito da Mousse Publishing.