Pavel Buchler & Evangelia Spiliopoulou

Working Title
2011/03/26

Invitato a sviluppare un progetto specifico per lo spazio, riflettendo sul suo essere contemporaneamente artista, scrittore e docente, Pavel Büchler ha elaborato con Evangelia Spiliopoulou, sua ex allieva alla Manchester Metropolitan University, un progetto che sviluppa e analizza l’ambivalenza del termine “istruzione”: pedagogia e insegnamento da un lato, norma e regola dall’altro. Il progetto assume la forma di un dialogo, una doppia mostra personale che vede impegnati i due artisti in uno scambio di reciproche suggestioni. Working Title prende le mosse da un processo che mira a fare delle dinamiche del pensiero speculativo l’opera stessa. Invertendo il principio secondo il quale una cosa viene prima esposta per poi essere discussa, Büchler e Spiliopoulou fanno della discussione lo scopo stesso e non il mero strumento per raggiungerlo. Il confronto dialettico tra due artisti provenienti da generazioni, attitudini e contesti diversi non vuole giungere a conclusioni o articolare una posizione comune. Con chiarezza concettuale ed economia estetica Büchler e Spiliopoulou trattano le zone di interesse condivise emerse da una serie di conversazioni preliminari che costituiscono la parte sostanziale del processo creativo di Working Title. In mostra sono presentate due opere singole dei due artisti e una video-installazione realizzata in collaborazione come unico risultato di tali conversazioni. 

Nella prima sala le due grandi installazioni Eclipse (2009) di Pavel Büchler e Office Drawings (2009-2011) di Evangelia Spiliopoulou non vogliono essere statement individuali quanto piuttosto la prima traccia di questo dialogo che continua e si sviluppa poi nella seconda stanza. In Eclipse nove proiettori Leitz Prado degli anni ’50 proiettano cerchi di luce sulla parete evocando la struttura del sistema solare, mentre palloni e altri oggetti sferici di varie dimensioni si inseriscono nell’ottica dei proiettori generando l’effetto di diverse eclissi sovrapposte. Il recupero di una tecnologia obsoleta, l’utilizzo di oggetti trovati, l’estrema economia di mezzi, sono tutti elementi ricorrenti nella pratica dell’artista e fanno di Eclipse un esempio perfetto della capacità di Büchler di svelare attraverso gesti minimi inaspettate potenzialità concettuali negli oggetti più comuni. Al gioco di proiezioni di queste immagini geometriche che si sovrappongono, fa da contraltare la rigida sequenza degli Office Drawings di Evangelia Spiliopoulou: una serie di 36 disegni realizzati con il software Word di Microsoft Office che riflettono, direttamente e intuitivamente, un pensiero che viene prima formulato a parole. Il punto di partenza è una frase scritta da cui poi viene generata l’immagine. L’idea di mescolare la tradizione “accademica” del disegno e l’utilizzo di un software, nasce dalla volontà dell’artista di ripensare il disegno e le sue rigide regole sull’equilibrio di forme, luci e ombre, emancipandolo dalla sua unicità e trasformandolo in un prodotto il cui “uso” e la cui riproducibilità diventano indipendenti dalla sua produzione.

Entrambi i lavori rimandano al concetto di istruzione e dimostrazione e, seppur in modi molto diversi, hanno a che fare con le convenzioni della rappresentazione schematica. Eclipse è ispirato in parte dalla fascinazione per la divulgazione di difficili concetti scientifici attraverso analogie con situazioni quotidiane, mentre gli Office Drawings hanno origine dall’interesse di Spiliopoulou per l’estetica dei diagrammi e dei disegni tecnici. Le due opere, accomunate dall’uso “economico” di tecnologie “standard” come quelle di proiettori e stampe digitali, si combinano non solo in termini spaziali, ma soprattutto per la capacità di reinterpretare l’estetica modernista con modalità differenti condizionate dallo scarto culturale/generazionale tra i due artisti. Se per Büchler questo interesse si manifesta non solo attraverso il tipo di immagine proiettata ma anche nel design dei proiettori, la cui scelta non risponde ad una ragione formale ma all’interpretazione dell’oggetto come qualcosa che riflette determinate condizioni storiche, culturali e politiche, oltre l’idea di obsolescenza dell’avanguardia, per la Spiliopoulou il riferimento al modernismo è evidenziato dalla citazione in chiave personale dell’opera di El Lissitzky (1890-1941), nonché dalla rottura delle convenzioni del disegno accademico.

Nella seconda stanza il dialogo tra i due artisti si fa più serrato, per risolversi in un unico lavoro in cui confluiscono le loro “conversazioni”. Untitled (2011) consiste in una video-installazione composta da 3 monitor (modello CRT), due dei quali riproducono una schermata fissa, rispettivamente rossa e verde, mentre il terzo proietta un filmato trovato su YouTube che documenta una dimostrazione della legge di Snell – la formula che descrive le modalità di rifrazione di un raggio luminoso nella transizione tra due mezzi isotropi diversi, come l’acqua e il vetro. Il video è scandito a intervalli casuali da “vuoti” in cui appare una schermata blu. Rosso, verde e blu sono i colori del sistema RGB che sta alla base del funzionamento del vecchio televisore CRT. Quando essi vengono miscelati in proporzioni uguali, nel momento in cui tutti e tre i monitor mostrano solo il colore puro, la luce generata nello spazio dovrebbe “teoricamente” diventare bianca. Le TV con tecnologia CRT quindi utilizzano il principio della legge di Snell in senso inverso e la proiezione di questo video su uno schermo televisivo, diventa pertanto una tautologica dimostrazione del principio (cioè la sua ripetizione) e, al tempo stesso, un’ulteriore autoriflessione sul mezzo tecnologico.

Pavel Büchler (Praga 1952), dal 1981 vive nel Regno Unito. Attualmente vive e lavora a Manchester dove è ricercatore e docente presso la Manchester Metropolitan University. Dal 1992 al 1996 è stato direttore della School of Fine Art presso la Glasgow School of Art. Tra le mostre personali si ricordano le più recenti presso: Max Wigram, Londra (2010, 2009); Kunstparterre, Monaco (2010); DOX Centre for Contemporary Art, Praga (2010); Tanya Leighton Gallery, Berlino (2009); Van Abbemuseum, Eindhoven (2007); Objectif Exhibitions/MuHKA, Anversa, (2007); Kunsthalle Bern, Berna (2006). Ha inoltre partecipato a numerose collettive tra le quali: Luc Tuymans: A Vision of Central Europe; The Reality of the Lowest Rank, Aurentshuis, Bruges (2010); Under Destruction, Tinguely Museum, Basilea (2010); No New Thing Under the Sun, Royal Academy of Arts, Londra (2010); The History of Art, The Curator’s Series 3, David Roberts Foundation, Londra (2010); The Human Stain, Centro Galego de Arte Contemporánea, Santiago de Compostela (2009); Frieze Projects, Londra, (2008). 

Evangelia Spiliopoulou (1981) vive e lavora a Manchester dove ha recentemente conseguito il Master of Fine Arts alla Manchester Metropolitan University. Il suo lavoro si sviluppa tra la scultura e il disegno digitale, con interventi precisi e trasformazioni concettuali di oggetti d’uso quotidiano. Spiliopoulou ha recentemente avuto una mostra personale alla Bureau Gallery, Manchester (2010). Tra le collettive citiamo: Processed Limitations, Bankley Studios Project Space, Levenshulme (2010); Industry & Idleness, Contemporary Art Society Offices, Londra (2010); Rooms To Let, Kodra Action Field, Salonicco (2008).

01. Pavel Büchler
Eclipse, 2009
9 proiettori Leica, basi per proiettori, oggetti trovati, dimmer, dimensioni variabili
Courtesy l'artista

02. Pavel Büchler
Eclipse, 2009 (particolare)
9 proiettori Leica, basi per proiettori, oggetti trovati, dimmer, dimensioni variabili
Courtesy l'artista

03. Veduta della mostra, Peep-Hole Milano

04. Evangelia Spiliopoulou
Office Drawings, 2009-2011 (particolare)
36 stampe su carta, 29,7 x 42 cm ciascuna
Courtesy l'artista

05. Evangelia Spiliopoulou
Presenza, 2011
Letraset, 47 x 34 cm (con cornice)
Courtesy l'artista

06. Pavel Büchler
La Musa, 2011
Macchina da scrivere, 32 x 32 x 14 cm
Courtesy l'artista

07. Pavel Büchler e Evangelia Spiliopoulou
Untitled, 2011
3 monitor CRT, 3 lettori dvd, video loop, dimensioni variabili
Courtesy l'artista

08. Pavel Büchler e Evangelia Spiliopoulou
Untitled, 2011
3 monitor CRT, 3 lettori dvd, video loop, dimensioni variabili
Courtesy l'artista

09. Pavel Büchler e Evangelia Spiliopoulou
Untitled, 2011
3 monitor CRT, 3 lettori dvd, video loop, dimensioni variabili
Courtesy l'artista

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