Extra Dry #14

Anna Valeria Borsari
2016/10/16

Extra DRY è il programma dedicato al video in Italia curato da Peep-Hole negli spazi di DRY Cocktails & Pizza in via Solferino 33 a Milano. Dopo aver presentato il lavoro di artisti italiani delle ultime generazioni, Peep-Hole dedica la terza edizione alla sperimentazione video degli anni Sessanta e Settanta e presenta quattro cicli monografici con le opere di Anna Valeria Borsari, Ugo La Pietra, Luca Maria Patella e Franco Vaccari.
Per Extra DRY, Anna Valeria Borsari presenta Il testimone, 1976-77, Autoritratto in una stanza, 1977 e Attraversarsi, 1977.

Concentrate tra la fine del 1976 e il 1977, le opere presentate per l’ultimo appuntamento di Extra Dry segnano il passaggio di Anna Valeria Borsari dall’ambito concettuale a nuove modalità operative. Caratteristica dei lavori è la precarietà dell’opera, che può essere riassorbita dai luoghi in cui e per cui è stata prodotta, permanendo però nella documentazione fotografica, nelle descrizioni o nel ricordo. In Il testimone (1976-77) l’artista riprende ciò che vede percorrendo un porticato fino a incrociare un uomo cui domanda testimonianza di averla vista. In Autoritratto in una stanza (1977) la Borsari realizza il proprio autoritratto con matita, videocamera e un mucchio di terra umida operando uno studio “dall’interno” della stanza con cui si confronta. Infine in Attraversarsi (1977) la visione affiancata di due sequenze di fotografie scattate a intervalli regolari dalle estremità di un portico, evidenzia un unico punto e momento in cui l’artista, equidistante dai due punti di vista, “si attraversa”.

Anna Valeria Borsari è nata a Bazzano, in provincia di Bologna, ove sua madre si era rifugiata, nell’agosto 1943. Dopo studi di carattere umanistico e una laurea in Lettere e Filosofia, ha iniziato a esporre a metà degli anni ’Settanta, lavorando con la fotografia, il video, e più strumenti; contemporaneamente è stata docente di Filologia Romanza presso l’Università di Bologna, fino al 1995. Ben presto, dalla fine degli anni Settanta, si è staccata da un concettuale tipico del periodo della sua formazione e ha trovato nuove e particolari modalità operative. Caratteristica dei suoi lavori è la precarietà dell’opera, che può essere riassorbita dai luoghi in cui e per cui è stata prodotta, permanendo però nella documentazione fotografica, nelle descrizioni o nel ricordo. Ha sempre affiancato all’attività artistica ricerche e scritti di carattere teorico. Dal 2007 vive a Milano.

Anna Valeria Borsari
Autoritratto in una stanza, 1977
Courtesy l'artista e Archivio Galleria del Cavallino

Anna Valeria Borsari
Attraversarsi
1977

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