Uri Aran

Puddles
2014/05/03

Uri Aran realizza opere articolate in cui le varie componenti – siano esse scultoree, filmiche, musicali o grafiche – creano paesaggi visivi apparentemente caotici, che svelano al contrario l’interesse dell’artista nei confronti delle strutture organizzative insite in ogni forma di rappresentazione, di costruzione sociale e di codice etico. Aran sviluppa una ricerca il cui fulcro risiede nel linguaggio, sia esso inteso come articolazione verbale o scritta, come elemento grafico o formale, con una particolare attenzione al rapporto tra significato e significante. Realizzate con oggetti raccolti, immagini trovate o generate da computer, disegni, fotografie, video e materiali organici, le sue installazioni sono concepite come dei “sistemi di apprendimento” aperti, in cui lo spettatore segue un proprio percorso di lettura (percettivo) e di senso (interpretativo). I suoi lavori sono come degli story boardche coinvolgono su un piano psicologico-emotivo, permettendo a ognuno di creare un proprio ritmo narrativo, suggerito a volte dalla componente musicale. Esemplari in questo senso sono le installazioni con i tavoli, dispostivi complessi, che dischiudono una relazione stratificata tra realtà e artificio, tra dato esistenziale e citazione.

Per Peep-Hole, Uri Aran ha ideato Puddles, un progetto site-specific che vede un’interazione diretta dei visitatori attraverso l’espediente del gioco. Elemento centrale del progetto è una grande scultura simile a un monumentale sarcofago, che rimanda a un’antica tipologia di giochi da tavolo di cui esistono molte varianti diffuse in diverse parti del mondo. La struttura del tavoliere di Aran attraversa longitudinalmente l’intero spazio espositivo, dalla prima all’ultima stanza, unificando i tre ambienti e creando una “barriera” che regola i percorsi di visione e interazione al suo interno. La scansione topografica delle cavità, impresse sulla superficie da una varietà di frutta e verdura di cui si percepisce a volte la texture,crea un’architettura interna al lavoro e l’architettura dello spazio a sua volta genera la dimensione sociale. In questa scultura/gioco gli elementi formali degli oggetti-pedina costituiscono il punto di partenza per possibili organizzazioni, composizioni o partite. Iniziando da una scelta basata su logiche organizzative elementari (per dimensione, per colore, per forma), si può andare oltre, generando proiezioni ulteriori di significato o identificazioni con gli oggetti-pedina del gioco.L’idea di potenzialità e la magia della scoperta ricorrono in tutta la mostra scandita, oltre che dall’architettura della grande scultura site-specific, da disegni e altri elementi scultorei in cui la pura forma artistica convive con allusioni a possibili narrazioni, utilizzi o – ancora –  scoperte.

Il ritmo, elemento chiave della pratica di Uri Aran, modula le singole opere e il loro articolarsi nello spazio, enfatizzato dalla ripetizione nelle tre stanze dello stesso video, Untitled (2006). Il video, in cui l’artista è ripreso mentre abbraccia e accarezza un cane piangendo, suggerisce la difficoltà di tradurre verbalmente e visivamente le emozioni, se non all’interno di schemi di comunicazione invalsi. La proiezione di emozioni sugli animali, per esempio, è fuori dal linguaggio e rappresenta il territorio in cui possono essere prodotte generalizzazioni e stereotipi – evidenziando quell’area indistinta tra verità e truismi. La mostra confluisce nella proiezione di MUD (Multicolored Blue), 2010. La natura familiare e straniante al tempo stesso del lavoro è una sintesi perfetta del mood che accompagna l’intera mostra.Il meccanismo di questo video è simile al precedente: produce un’emozione, una situazione sentimentalmente carica per analizzarne il funzionamento. Inoltre esemplifica la distanza tra definizioni di stati d’animo basilari e i modi astratti per rappresentarli.La sovrapposizione delle finte risate tipica del linguaggio della sit-com e l’apparizione di due personaggi narrativamente decontestualizzati e “fuori posto”, rimanda allo spaesamento prodotto dagli accostamenti di oggetti inabituali e ai relativi slittamenti di significato ricorrenti. Il lavoro di Aran cerca di rendere lo spettatore consapevole delle difficoltà comunicative insite in ogni linguaggio – sia esso verbale che visivo – e delle convenzioni alla base dei comportamenti, determinati dalla struttura sociale in cui si è inseriti.

Uri Aran (Gerusalemme, 1977) si è stabilito negli Stati Uniti, dopo gli studi effettuati tra la Cooper Union a New York, la Bezalel Academy in Israele e la Columbia University, sempre a New York. Il suo lavoro è stato recentemente esposto alla 55.a Biennale di Venezia, Il Palazzo Enciclopedico, e attualmente alla Whitney Biennial 2014, Whitney Museum, New York. Sue personali si sono tenute lo scorso anno presso la Kunsthalle Zürich e la South London Gallery. 

01. Uri Aran, Puddles
Veduta della mostra. In primo piano: Untitled, 2014. gesso, sfere di acciaio e ferro, biscotti per cani, 85,5 x 77 x 1200 cm. In secondo piano: Untitled, 2006, video, 3:24 min
Ph Andrea Rossetti

02. Uri Aran, Puddles
Veduta della mostra. In primo piano: Untitled, 2014. gesso, sfere di acciaio e ferro, biscotti per cani, 85,5 x 77 x 1200 cm. In secondo piano: Mud (Multicolored Blue), 2010. Video, 7:40 min
Ph Andrea Rossetti

03. Uri Aran, Untitled, 2014 (particolare)
Gesso, sfere di acciaio e ferro, biscotti per cani, 85,5 x 77 x 1200 cm
Ph Andrea Rossetti

04. Uri Aran, Untitled, 2014
Gesso, sfere di acciaio e ferro, biscotti per cani, 85,5 x 77 x 1200 cm
Ph Andrea Rossetti

05. Uri Aran, Untitled, 2014
Gesso, sfere di acciaio e ferro, biscotti per cani, 85,5 x 77 x 1200 cm
Ph Andrea Rossetti

06. Uri Aran, Untitled, 2014
Gesso, sfere di acciaio e ferro, biscotti per cani, 85,5 x 77 x 1200 cm
Ph Andrea Rossetti

07. Uri Aran, Puddles
Veduta della mostra
Ph Andrea Rossetti

08. Uri Aran, Puddles
Veduta della mostra
Ph Andrea Rossetti

09. Uri Aran, Game II, 2014
Tecnica mista, 68 x 87 x 67 cm
Ph Andrea Rossetti

10. Uri Aran, Game II, 2014 (particolare)
Tecnica mista, 68 x 87 x 67 cm
Ph Andrea Rossetti

11. Uri Aran, Untitled, 2014 (particolare)
Legno, plastica, cera, resina, inchiostro, 20 x 4,5 x 6 cm
Ph Andrea Rossetti

12. Uri Aran, Puddles
Veduta della mostra
Ph Andrea Rossetti

13. Uri Aran, Untitled, 2014 (particolare)
Gesso, sfere di acciaio e ferro, biscotti per cani, 85,5 x 77 x 1200 cm
Ph Andrea Rossetti

14. Uri Aran, Puddles
Veduta della mostra. In primo piano: Untitled, 2014. gesso, sfere di acciaio e ferro, biscotti per cani, 85,5 x 77 x 1200 cm. In secondo piano: Mud (Multicolored Blue), 2010. Video, 7:40 min
Ph Andrea Rossetti

15. Uri Aran, Mud (Multicolored Blue), 2010. Video, 7:40 min
Ph Andrea Rossetti

X